LA SALUTE PRIMA dEL LAVORO

3 Ragioni Veramente Valide Per Riconsiderare L’uso della Pillola Anticoncezionale

Le donne tra i 16 e i 70 anni che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6 milioni e 743 000, cioè il 31,9% della popolazione femminile; considerando il solo stupro, la percentuale è del 4,8% (oltre un milione di donne). Viene tuttavia evidenziato come la serie storica degli omicidi per genere rilevi un notevole calo degli omicidi di uomini nel corso di 25 anni (da 4,0 per 100.000 maschi nel 1992 a 0,8 nel 2016), di contro a una complessiva stabilità del numero di omicidi di donne (da 0,6 a 0,4 per 100.000 femmine) registrati nello stesso periodo. Rispetto alla precedente rilevazione del 2006 il quadro risulta migliorato: le violenze fisiche o sessuali risultano essere in calo (dal 13,3% all'11,3%), così come quelle psicologiche (dal 42,3% al 26,4%). È aumentata fra le donne la consapevolezza che la violenza subìta sia un reato e sono aumentate le denunce alle forze dell’ordine (dal 6,7% all'11,8%) e la richiesta di aiuto a centri specializzati (centri antiviolenza, sportelli, ecc.). L'indagine ISTAT del 2004, a differenza di quella condotta nel 2006, distingueva tra violenze sessuali (non meglio definite) e molestie sessuali; entro queste ultime - oltre a molestie verbali, telefonate oscene, esibizionismo e pedinamenti - erano tuttavia classificati anche atti di natura prettamente fisica (donne avvicinate, toccate o baciate contro la loro volontà).

Inoltre, nell'indagine ISTAT del 2006 non sono stati raccolti dati sulle molestie verbali, il pedinamento, gli atti di esibizionismo e le telefonate oscene. Il 62,7% degli stupri è stato commesso da un partner o ex partner, mentre restano perlopiù sconosciuti (76.8%) gli autori di molestie sessuali. È stato inoltre evidenziato come più di un terzo degli omicidi sia avvenuto in ambito familiare o comunque relazionale: gli autori erano legati alle vittime da rapporti affettivi, di parentela o di conoscenza. Nel 2018 l'82% degli autori di omicidi femminili era un familiare. Dalle 15.30 alle 17.00, invece, si terrà una tavola rotonda aperta al pubblico sull'argomento "Disturbi psicologici e menopausa", alla presenza di medici degli Istituti Clinici Zucchi, tra cui il Dott. Gianluigi Mansi, Responsabile dell'unità di Riabilitazione Psichiatrica, e il Dott. Fadini, Responsabile dell'unità operativa di Ginecologia. Tra le tante ipotesi è stato anche postulato che tra le cause della violenza contro le donne ci siano sentimenti di inadeguatezza degli uomini https://farmaciperdonne.com/ rispetto al modello culturale di mascolinità dominante. Per approfondire: Dati violenza di genere e violenza assistita Archiviato il 16 dicembre 2013 in Internet Archive.

Ad oggi sono varie le organizzazioni che lavorano sui vari tipi di violenza di genere. Nel 39.9% dei casi le donne non parlano con alcuno della violenza subita dal proprio partner; solo il 35,4% di coloro che hanno subìto violenza fisica o sessuale nel corso della vita ritiene di essere vittima di un reato. Il 10,6% delle donne ha dichiarato di aver subìto una qualche forma di violenza sessuale prima dei 16 anni. 96% se l'autore della violenza non è il partner. Il movimento ha messo in discussione la famiglia patriarcale e il ruolo dell'uomo nella sua funzione di "marito/padre-padrone", non volendo più accettare alcuna forma di violenza esercitata sulla donna fuori o dentro la famiglia. Una prima indagine sui centri antiviolenza (CAV) in Italia condotta dall'ISTAT nel 2017 in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO), il CNR e le Regioni, ha messo in luce l'insufficienza dell'offerta rispetto all'obbiettivo di un centro ogni 10.000 abitanti stabilito dalla Legge di ratifica della Convenzione di Istanbul (Legge 27 giugno 2013, n. In piena continuità con la storia del Gruppo, non deve sorprendere il fatto che entrambe strutture partecipanti siano state premiate da Fondazione Onda con 2 Bollini Rosa per il biennio 2022-2023. Quello messo in campo da Korian, vuole infatti essere un impegno concreto tanto per il Territorio quanto per la singola Persona, con l’obiettivo di creare consapevolezza sull’importante tema della cura, della prevenzione e anche dell’informazione sulla salute al Femminile.

Gli Istituti Clinici Zucchi, in occasione della Giornata dedicata alla salute mentale della donna, promossa dalla Società Italiana di Psichiatria e O.N.D.A., Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, organizza per giovedì 10 ottobre una giornata speciale dedicata alla salute mentale femminile. La sanità nelle aziende diviene un enorme supermarket nelle quali la salute è una merce da vendere come le altre, i pazienti sono clienti da ingannare e circuire e gli operatori sanitari all'occorrenza sono produttori, commercianti e capireparto. MORTALITA' - I dati di mortalità, nel 2014, risultano pari a 108,6 per 10.000 per gli uomini ed a 70,6 per 10.000 per le donne (valore nazionale: uomini 107,8 per 10.000 e donne 69,8 per 10.000). Nell'intervallo temporale 2003-2014, si registra sia per gli uomini (-24,8% vs -23,8% valore nazionale) che per le donne (-26,3% vs -22,6% valore nazionale) una importante diminuzione. Per quanto riguarda il numero di donne assassinate, la Commissione, precisando che "la legislazione italiana non contempla una definizione di femminicidio inteso come uccisione di una donna per questioni di genere, cioè come un omicidio in cui l'appartenenza al genere femminile della vittima è causa essenziale e movente dell'omicidio stesso", ha esposto i dati, forniti dalle forze dell’ordine, comprensivi di tutti gli omicidi con vittime di sesso femminile.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *